Evitando banali e banalissime convergenze con un’opera sacra qual è il Signore degli Anelli, qui non parleremo di Tolkien (ahimè) ma che Odino fulmini un balrog se non parleremo di anelli! la volontà (scusate) di scrivere questo articolo nasce dalla consapevolezza, maturata giorno per giorno, che il concetto di “anello che sfrutta la volontà per creare un po’ tutto” a primo acchito risulti un’idea uscita da qualche cartone animato educativo della Rai, in onda alle 16 del pomeriggio dal lunedì al venerdì, sabato alterni. Ma insomma le cose stanno davvero così? è seriamente un’idea così stupida? quel che vorrò mostrarvi oggi è che, se anche così fosse, è talmente figo leggere lanterna verde che tutto questo passa in secondo piano.
Veniamo alle origini. Origini editoriali? del protagonista? No, babbani, l’inizio di tutto. Mi piace definire l’assetto dell’universo Dc, che coinvolge le lanterne, come “della fantascienza costruita su una metafisica costruita su un’epica” e fra poco vi sarà tutto coloratamente chiaro. all’inizio c’era la notte, il buio assoluto, laddove irruppe una luce creatrice. Un Dio, che secondo le teorie dell’emanazione, costruisce a partire da sé disperdendosi. Ma cosa accadde? ovviamente uno scontro fra bene e male, bianco e nero, coca cola e pepsi. Gli esiti definitivi di uno scontro primordiale fu il permanere della luce ma il suo frantumarsi, disperdersi nei colori che oggi conosciamo. Sette colori, che nell’universo Dc non restano meri pigmenti, ma emozioni. Quali? rabbia, avarizia, paura, volontà, speranza, compassione e amore. Prese tutte insieme cosa formano? pensiamoci. Nessuno di noi è rappresentato da uno solo aspetto della luce, tutti noi conosciamo furia, speranze o paura… dunque? bravissimi, la vita. Infatti la somma di tutti e sette i colori danno i natali all’anello della luce bianca, ovvero della vita. Mentre il suo opposto? il nero, l’anello della morte. Dunque, quel che si evince, è che l’emozione nell’universo Dc, ancor prima che essere uno stato soggettivo di un individuo qualunque, è una forza cosmica. Dire “costruisco le cose con la mia volontà” diventa “costruisco le cose avvalendomi della mia connessione, in quanto essere vivente, ad una forza primordiale che permea tutto l’universo“. un po’ più figo, che dite? Ogni volta che una lanterna verde sfrutta la propria volontà, si connette in una relazione microcosmo/macrocosmo ad una forza presente in tutto l’universo. però ho detto che ci sono sette anelli (in realtà sette tipologie) questo perché per ogni emozione c”è qualche Einstein di turno che ha ben pensato di sfruttarne il potere, ma ecco la cosa interessante: ogni emozione risponde in modo diverso.
Allora, cosa si può inizialmente notare? le lanterne verdi stanno al centro, e con loro, la volontà. Questo non è casuale, se i guardiani dell’universo hanno scelto, come forza sfruttabile, la volontà vi è un motivo: è la più equilibrata. perfettamente al centro di tutto lo spettro, non conosce un suo opposto (contrariamente a tutti gli altri). Agli antipodi abbiamo rabbia e amore. Non solo si annullano a vicenda, ma sono anche le emozioni meno controllabili, che trascinano il portatore in una passione smisurata. Per questo è difficile vedere una lanterna rossa creare costrutti, per i quali ci vuole immaginazione ma anche controllo. D’altronde chi di noi, presi dalla furia, riuscirebbe a pensare a qualcosa che non sia la rabbia stessa? Da notare inoltre come il viola dell’amore sia cromaticamente molto vicino al rosso della rabbia, questo perché in verità lo spettro emozionale è un cerchio, dove i punti più distanti sono anche quelli più vicini. Dall’amore è facile scendere nella sofferenza e dunque nell’odio, identicamente il ricordo dell’amore può farci rinsanire. Più andiamo verso il centro, più conosciamo controllo. Dopo la rabbia e l’amore abbiamo avarizia (e non a caso esiste solo un portatore dell’anello, poiché be’…sì è avaro) e compassione (capace di emulare i poteri degli altri anelli empatizzando con i portatori), poi paura e speranza, e al centro di nuovo volontà. Ogni emozione ha una peculiarità (speranza, compassione e amore in primis) , così come ogni corpo delle lanterne è dotato di un proprio giuramento. Affidarsi ad una emozione così come ad una causa, votarsi alla speranza o alla vendetta, all’amore o al terrore. Ogni corpo ci sorprenderà con le sue usanze, le sue gerarchie e le proprie ragioni. Per chi non ne sapesse abbastanza delle lanterne verdi, esse sono un corpo di polizia intergalattico. L’universo, diviso in 3600 settori, di norma conosce due lanterne per ogni settore.
Capaci di superare immense paure vengono scelti ( e non il contrario) dai loro anelli, spediti dai guardiani dell’universo (una delle specie più antiche e sapienti di tutto il cosmo) al fine di trovare degni agenti. Leggere lanterna verde spesso significa avere a che fare non solo con minacce cosmiche, viaggi nello spazio inesplorato o sublimi combattimenti, ma tanto cameratismo. Mai letto un poliziesco o visto una serie tv su un corpo di polizia? fra le cose più piacevoli ci sono le battute, i dialoghi e le interazioni fa i comprimari. Per chi li conosce, sa che vedere John Stewart e Guy Gardner in scena è sempre bellissimo. davanti ad una birra (irlandese, mi raccomando), nella palestra del corpo, o mentre si prende a calci un kryptoniano redivivo; è sempre così. Tantissime lanterne, alcune umane (Hal, Kyle, John, Guy, Simon, Jessica) altre aliene (ricordiamo solo Kilowog che è troppo adorabile), altri sono addirittura entità inaspettate (una di loro è un pianeta senziente, Mogo). Una serie che sa emozionare, con i suoi protagonisti che sono la quintessenza del supereroismo, pronti a sacrificarsi continuamente, che sa divertire con i momenti da poliziotti fuori servizio, che sa affascinare con lo spettacolare cosmo Dc a portata di mano, che sa intimorire quando davvero comprendiamo le potenzialità dell”anello. L’arma più potente dell’universo, nelle mani giuste (e con la giusta mente) può competere con le entità più toste mai viste. A proposito di entità, le entità emozionali! cosa sono? i primissimi individui che hanno sperimentato una qualche forma di emozione e sono finiti per incarnarla. Una a caso? quella della paura (con una storia editoriale centralissima). Chi ha provato per prima la paura? be’ è lecito credere sia stato un essere indifeso. Come un insetto? esatto.
Entità interessantissime, come il primo omicida (entità della rabbia) o l’entità che incarna la luce bianca ( questa chicca ve la lascio scoprire da soli). A loro si aggiungono storie memorabili ed epiche; come quel giorno in cui si è quasi avuto la peggio con le lanterne nere e Nekron (il chiacchierone in prima fila).
abbiamo conosciuto la prima lanterna, un figherrimo esercito di lanterne bianche (si c’era anche batman ) e tante altre meraviglie che non potete perdervi. Non manca nulla, come vi ho detto. Uno scontro primordiale come momento epico, una interazione fra individui e macrocosmo come nostro momento metafisico, ed una serie di poliziotti spaziali alle prese con 3600
settori come nostro momento fantascientifico. Smetterete di sfottere lanterna verde quando inizierete a rileggere mille volte quell’unica pagina dove vi è un costrutto che vi ha fatto innamorare. Ogni creazione mentale dipende dall’immaginazione dell’individuo, ed ogni individuo immagina nel suo peculiare modo.
Non vi annoierete mai. promesso. parola di lanterna verde!
allora qui si conclude quella che è in verità una prima parte di un excursus che conoscerà almeno un altro articolo. Nel prossimo vi parlerò della genesi delle lanterne verdi, qualcosa sulla storia dei guardiani e la nascita del corpo delle lanterne blu!
In poche parole: Un poliziesco che incontra Star Wars che incontra Star Trek che incontra…
Ma insomma ho capito che ci sono sette tipologie di anelli, ma c’è veramente un anello che li doma tutti o era un titolo solo per acchiappare LoTr fan boy? Certo che c’è, ma lo scoprirete nella prossima puntata!
ps anticipante: quanto è figo saint walker?
Laureato in filosofia, maestro d’ascia e immenso mentitore. Passa le sue giornate ad acquistare fumetti che forse un giorno leggerà e mai recensirà.
Fra le altre cose è degno di sollevare mjolnir, ha un anello delle lanterne verdi nel cassetto ed è il cugino di Hegel.