Seppur mai spariti dal panorama editoriale (come è ovvio che sia) Avengers ha però conosciuto una fase editoriale all’insegna della mediocrità. Erano in tanti a chiedere, a gran voce, il ritorno di un team che fosse maggiormente iconico, e le preghiere sono state ascoltate. Prime avvisaglie con marvel legacy (che vi consiglio caldamente di leggere, al fine di poter maggiormente apprezzare Avengers 1) e poi con Avengers no surrender, “evento”  tutto interno alle serie degli eroi più potenti della terra. A tirare le fila il sapiente Jason Aaron (thor), già scrittore di marvel legacy, ora accompagnato da Ed McGuinnes (hulk) e poi da David Marquez (civil war II), ci parlerà di un team diviso fra tradizione e novità.

Lo spillato

Un mensile da 48 pagine a 3,50 euro, comprendente solo le storie degli avengers. Un plurale d’obbligo giacché leggeremo ogni volta ben due storie; ma in questo primo numero avremo solamente una storia. Una bellissima copertina corale regalataci da Mcguiness, ci restituisce questa unità fra il vecchio e il nuovo: abbiamo Capitan america, Thor, Iron man ma anche She hulk e il nuovo ghost rider.

perché leggerlo

Vecchio e nuovo anche in un altro senso: con gli avengers preistorici, lontani un milione di anni, e gli avengers appena (e non ancora del tutto) riformati. Per quanto sia difficile non farsi prendere dall’hype ed essere obiettivi, vi prometto che ci proverò. Certamente però non può passare in sordina l’emozione di leggere una storia che ha per protagonisti pezzi da novanta come Odino, Agamotto o la forza fenice. Contro chi poi? i Celestiali. Amatissimo ritorno di alcune fra le entità cosmiche più interessanti del panorama Marvel. Fautori del gene X, padri degli eterni, giganteschi umanoidi di metallo dalla natura assai misteriosa. Non si sa se siano solo involucri o reali corpi, se siano viventi per come lo intendiamo noi o meno, ma in questi anni hanno ricevuto un trattamento spietato. Uccisi dagli arcani nel periodo secret wars, più recentemente decimati dal Primo firmamento (incarnazione primaria dell’universo marvel, ancor prima che fosse un multiverso, genitore dei celestiali stessi) e dai suoi alleati cosmici (come si può leggere in ultimates 2), poi infine, il contributo al genocidio da parte dei celestiali oscuri. Una minaccia dal sapore vintage che sembra aprire le porte ad un colossal. La prima ragione per la quale mi sento di consigliarvi la lettura risiede in una narrazione cinematografica di alto livello. Vedremo infatti situazioni parallele – a mo’ di introduzione- che vedono i futuri protagonisti della serie, ma ancora slegati fra loro, alle prese però con la stessa situazione, ma da punti di vista diversi che sfoceranno in voci fuori campo con transizioni di immagini diverse, che legano, ancor prima che si incontrino, i protagonisti. Legati da un problema comune. Essenza stessa dell’idea dietro agli Avengers. Sono presenti, inoltre, intrecci con il passato, come un prologo in perfetto stile Hollywood, ed una chiusura nostalgica. Si può facilmente notare, come la nuova formazione, segua quella preistorica. In questo numero avremo modo di vedere un primo contatto fra due paralleli: Agamotto e Strange. Dove si presenta un ulteriore legame con eventi passati: cioè con la serie stessa del dottore scritta da Aaron pochi anni fa. Infatti, questa nuova minaccia si va a muovere, nelle sue premesse, in un momento ben preciso di quella gestione; dimostrando un sapiente uso della continuity marvel. C’è moltissimo Humor, ma anche un senso di frustrazione e inadeguatezza. questo triumvirato di Tony, Thor e Steve è infatti logorato. Il primo uscito da un coma, il secondo indegno di un martello morto, il terzo coinvolto nelle conseguenze di Secret empire. È davvero il caso di ritornare? Non ci sono forse schiere di nuove generazioni? ma non è anche vero che il vecchio che ritorna, e si pone come nuovo, è la sintesi della vita di Cap e con lui l’idea del super eroe? Non c’è tempo per discuterne davanti a dell’alcol, suona l’allarme. Nuova minaccia. Un’unione contingente data dalla necessità, di nuovo, come i primi avengers. Non più Loki però, ma i celestiali oscuri. Se il dilemma degli Avengers dei nostri giorni riguarda il riformare o meno la squadra; il team preistorico si domanda se sia il caso o meno di salvare un’umanità infante, se ne valga la pena. Se salvare quelle “scimmie” sia davvero la cosa giusta, e se non si porranno invece come complici di una futura specie assai vile e deleteria. Temi molto intensi, ma i disegni? un classico McGuiness, riconoscibile – per via del suo hulk- quando vediamo in azione lo starbrand. Molto “colorato”, cartoonesco a tratti, piacevolissimo da vedersi e con ottime strategie di impaginazione. Il tratto dell’artista, inoltre, si sposa bene con la resa dei celestiali, ancor più che dei protagonisti. Si ricordi appunto che il design dei prossimi celestiali oscuri lo si deve al lavoro del disegnatore americano.

Note negative

Nulla di particolarmente rilevante, a parte un paio di dialoghi in croce che sono eccessivamente didascalici e che si perdono in uno stile anacronistico; un eccesso di esplicazione, e la ricaduta in alcune formule da classico fumetto super eroistico di altri tempi; come una inutile presentazione di sé a chi si sta per affrontare. Si può notare, seppur non davvero in modo critico, come sia un primo numero assolutamente non  fine a se stesso come accadeva in spider man o iron man, e che dunque non lascia intendere o preconfigurare uno sviluppo futuro. Ci lascia appesi, con una certa soddisfazione però nell’ammirare un team finalmente degno del nome portato. Sui disegni non ho particolarmente apprezzato l’espressività in buona parte dei casi, troppo statica e poco credibile, ingessata. Alcuni primi piani non all’altezza del resto; ed un tratto cartoonesco, seppur sempre piacevole, incapace di restituire quei tratti molto duri e aspri che in certi frangenti, di una serie simile, vorremmo poter vedere.

Conclusione

In conclusione, un restart tanto atteso che genera una buona quantità di Hype. Troppo presto per farcene un’idea complessiva non posso che invitarvi a prendere insieme qualche altro numero! Una serie che però promette almeno due cose, da quel che abbiamo visto:

  1. un incrocio con il passato e dunque con il meraviglioso team preistorico, l’idea di vedere un giovane Odino in una relazione con la forza fenice è troppo esaltante, ma non dobbiamo trascurare un elemento forse ancor più importante
  2. Avete notato come agamotto abbia nominato i mutanti? quindi già c’erano ancor prima di apocalisse e degli esperimenti genetici che conosciamo da parte dei celestiali? soltanto uno dei tanti stravolgimenti promessi da Aaron. “se dovee seguire solo una serie fate in modo che sia questo” diceva, e si inizia a capirne il perché

– continuerai a leggerlo?

Diamine, tutti dovremmo!

 

ps* avete trovato il cognome dello sceneggiatore durante la lettura?

Avengers 1

3,50 €
8

Sceneggiatura

8.2/10

Disegni

7.8/10

Pros

  • Ottimo team, come non se ne vedevano da anni
  • Un intreccio con gli Avengers preistorici che si ripresenterà nel corso della serie: due team in uno
  • Un ritorno molto interessante dei Celestiali
  • Ottima narrazione, tanto Humor
  • Una serie che promette grandi stravolgimenti di tutto ciò che crediamo di sapere sull'univeso marvel

Cons

  • Una incostanza nella qualità complessiva dei disegni, che rimane in generale di buon livello
  • Un primo numero che pone le basi per i prossimi e che in sé non ci aiuta a farci un'idea sul possibile andamento
  • (Poche) imprecisioni nei dialoghi

Zeno

Laureato in filosofia, maestro d'ascia e immenso mentitore. Passa le sue giornate ad acquistare fumetti che forse un giorno leggerà e mai recensirà. Fra le altre cose è degno di sollevare mjolnir, ha un anello delle lanterne verdi nel cassetto ed è il cugino di Hegel.