In un periodo in cui in tanti sono degni di mjolnir (Jane Foster, capitan America, mio cugino ecc) cosa ha reso indegno Thor? Non lo so. Nessuno lo sa, è uno dei grandi misteri Marvel. Ecco cosa vi avrei detto qualche anno fa, perché invece ora lo so…oh se lo so!

Questo articolo vuole essere da una parte un approfondimento dall’altra un gemello dell’imminente recensione di  Thor generations (Ho una vita , ci credereste? No? Fate bene, ma avevo comunque da fare). Perché, chi si è trovato a leggerlo, ha trovato più di qualcosa di “non detto”. Generations parla tanto ma solo a chi vuole e può sentire. In quanto riflessione sull’esser degni è però perfettamente fruibile anche da sé (tranquilli potete leggermi solo una volta).

L’indegno

Veniamo a noi. Come ormai saprete attualmente Thor è una donna e il ” vero ” Thor è a spasso nell’universo senza martello, senza “dignità “, senza braccio ( cosa? Davvero? Si poverino), senza nome (L’indegno o nei migliori dei casi ” figlio di odino”), non ha più diritto ad essere Thor, il tuono non è più di sua proprietà. Ma come è successo?

Se non volete spoiler, chiudete qui l’articolo. Davvero, sarò brutale.

In Original Sin, un evento di qualche anno fa, Fury sussurra qualcosa a Thor. Un mistero fino a qualche giorno fa. Al tempo, infatti, ci mostrarono solo un Dio spiazzato, che lascia cadere il suo martello, ormai indegno. Mjolnir poco dopo troverà un sostituto nell’umana ( e attenzione, questo dettaglio è importante, come ci dirà Jane in generations) Jane Foster.

Thor nella miniserie Unworthy Thor dirà che Gorr aveva ragione.

Per la barba ghiacciata di Ymir, chi è Gorr?!

Un assassino di Dei, un essere convinto che essi non meritino l’esistenza per via della loro boriosità, superficialità, arroganza, cupidigia, narcisismo…(ma hanno anche dei difetti).

Ecco dunque svelato cosa gli disse Fury: Nessun Dio è degno.

Qui forse capiamo cosa Jane Foster ci diceva in Generations, e se così non fosse, continuate a leggermi!

La divinità secondo Marvel

Ciò che fa di un Dio un vero Dio è la sua umanità. È meraviglioso. Un concetto straordinario nella sua inafferrabile auto negazione. Mjolnir -giustamente – si è scelto un’umana per ergerla a divinità. Era la scelta più logica. In generations vediamo un Thor convinto che la sua futura “degnezza” dipenderà da quante teste di giganti di ghiaccio e di troll riuscirà a far entrare nella sua borsa eastpak, ma non è così. Se le sue battaglie influiscono sulla sua capacità di sollevare lo schizzinoso martello non è per le vittorie o le pose mache, ma per i legami umani stretti con i fratelli d’ascia.

Perché si mischia fra loro, conosce i loro nomi, festeggia con loro, si veste come loro. Non li guarda dall’alto, ma negli occhi. Come solo un pari può fare. Jane tenta di spiegarglielo (se non avete letto geretations e non avete intenzione di leggere la mia recensione, sappiate solamente che Jane foster in un viaggio temporale sta parlando ad un giovanissimo Thor ancora indegno del martello) lo dice chiaramente, da brava Lady Kenobi:

“non sarà la tua natura divina a renderti il dio che sei destinato a diventare, giovane thor…ma la tua umanità. non dimenticarlo mai.” [aggiungendo fra sè e sè] ” invece lo dimenticherai”. [alludendo allo status attuale del figlio di Odino, Ndr].

Questo Thor del passato però è un Thor che ascolta poco e beve tanto, e infatti la liquida parlando di sbornie.

Perderà il martello quando tornerà ad essere un dio lontano. Ma un dio lontano non è un Dio.

Aaron ha a cuore questo tema, e lo capiamo bene quando decide, nella sua serie regolare, di metter contro alla sua Thor gli dei degli Shi’ar (alieni super evoluti), che ben incarnano quell’idea di divinità lontana, altezzosa e vanesia. Thor è tutt’altro. Si sporca le mani. È un Dio umano, umano e troppo umano . Fatemelo ripeter tre volte. Non a caso Odino, in generations, vedendo il figlio vestito di stracci lo esorta a vestirsi degnamente (ironico), come si confà al principe di Asgard.

Thor passa “troppo” tempo a midgard, insiste Odino. Si veste e comporta come quelle ” sporche bestie “. Il Dio del tuono non è mai stato un mostro di intelligenza e anche qui mostra poca lungimiranza nel capire che è questo che lo rende degno e non la sua furia appagata.

La tonante

Un dio incarnato, vicino agli esseri umani, capace di empatia, di pietà. Questo è un vero Dio, e non ci sembra tanto strano che la nuova Thor sia dunque umana.

Jane sa bene quanto sia importante L’umanità per una dea, ma osservando il barbaro Thor realizza quanto questa importanza porti con sé risultati radicali…e infausti.

Come ho già detto, mjolnir crudelmente la sta uccidendo.

Una domanda che in tanti ci facciamo , e lei in primis, è: “perché non rimanere una dea per sempre?” Se non abbandona il martello, il cancro non può farsi sentire.

Perché allora rischiare la vita ? Proprio per non perdere l’umanità. Per non perdere la Jane foster dottoressa, la diplomatica fra regni. Il mondo ha bisogno di lei anche come umana, se così non fosse, se non se ne rendesse conto lasciandosi inebriare dal potere, non sarebbe degna. Mjolnir è una bussola morale a prova di smagnetizzazione.

Thor è di nuovo degno

Non ci è dato ancora sapere come ciò sia avvenuto né sappiamo perché mjolnir ( e braccio in uru compreso) sia totalmente d’oro. Sappiamo solo che da Giugno thor ripartirà da 1 con fresh start e non ci sarà più la nostra potente Thor, ma rimarrà suo padre alla scenaggiatura. No, non Odino. Parlo di Jason Aaron. Colui che un giorno diede un martello ad una fanciulla e cambiò ogni cosa.


Zeno

Laureato in filosofia, maestro d'ascia e immenso mentitore. Passa le sue giornate ad acquistare fumetti che forse un giorno leggerà e mai recensirà. Fra le altre cose è degno di sollevare mjolnir, ha un anello delle lanterne verdi nel cassetto ed è il cugino di Hegel.