La letteratura è una cosa bella. Siamo tutti d’accordo?

E un’altra cosa bella è la letteratura bella, quella che non solo sa essere letteratura di genere senza dirlo ad alta voce, sa anche inventare archetipi, espedienti, raccontare la vita, l’universo, farci ridere, farci piangere, eccetera eccetera. Giusto?

Ehi, ciao a tutti, sono letteratura di genere!

Voglio dire, quando leggo un comic, magari una delle decine di storie che i grossi editori americani pubblicano ogni anno senza curarsi del team creativo, di cosa c’è da dire su un personaggio, di cosa succede nel mondo; quando leggo un comic così so già, all’incirca, cosa aspettarmi.
Può piacermi oppure no, può piacermi un sacco.
Quando vi propongo una storia come Head Lopper, o Rumble, sto parlando di storie che mi hanno divertito, intrattenuto, di fumetti che fanno il loro lavoro di letteratura popolare egregiamente (o brillantemente) e il motivo per cui preferisco leggere queste storie invece dell’ennesima run di Iron Man (o di un ciclo di romanzi da supermercato se è per questo, tipo After) è soltanto questo: che Iron Man non fa più, per me, lo stesso lavoro con la stessa efficacia. A questo punto potrei aver voglia di dilungarmi in una critica alla Marvel (badate, senza mai pretendere che sia altro da quello che è, ovvero un’industria dell’intrattenimento), cosa che non faccio perché questa è già la 208a parola di questo breve annuncio e non ho ancora annunciato niente.

Ehi, ciao a tutti, sono letteratura di genere!

Quello che voglio dire è che sarebbe diverso se un giorno usassi questo spazio per suggerirvi di leggere, che so, Watchmen.
Ho un rispetto diverso per Watchmen, perché penso non sia solo vuoto intrattenimento o ‘una storia di supereroi’, ma qualcosa di più, perché è stratificato, è sociale, è politico, e capita che parli di supereroi.

Dove voglio andare a parare?

Uno dei motivi per cui nasce Mondo Sequenziale (a me piace di più scritto così: mondosequenziale) è promuovere le belle storie, farle conoscere ai lettori in modo che possano innamorarsene, farle emergere nel mare dell’intrattenimento pigro che muore dopo un paio d’anni. Anche le belle storie di intrattenimento, per carità.
Pure perché, parliamoci chiaro, la distinzione è artificiosa, pretenziosa, fittizia.
I Tre Moschettieri nasce come romanzo d’appendice, per poi diventare un simbolo della letteratura per ragazzi e della letteratura in generale, un’opera in qualche modo formativa e un modello per tante future storie a seguire. Ma anche Dickens scriveva romanzi d’appendice; Dostoevskij e Tolstoj, cazzo!, scrivevano romanzi d’appendice.
Questi autori pubblicavano a puntate sulle riviste e sui giornali. Chi si sognerebbe di dire che Dickens, o Dostoevskij, o Tolstoj, sono autori minori?

Ehi, ciao a tutti, sono un romanzo d’appendice!

Per cui non è vero che la letteratura per essere bella deve nascere già grande, averci dietro nomi ed editori importanti, e non fare intrattenimento. Le belle storie non sono quelle che la prima volta che le leggi ti fanno schifo o vendono solo tre copie e nessuno le conosce.

Non per forza, almeno. A me piacciono le cose che non conosce nessuno.

Ecco perché, guardando al glorioso passato della letteratura, mondosequenziale ha deciso di fare qualcosa di più per promuovere le belle storie, e non solo quelle che hanno già trovato un editore, cui pure cercheremo di ridare spazio (siamo stati pigri ultimamente, chiedo venia).

Oggi vi presento, signor* e signore e signori (ci tenevo particolarmente a scriverlo così):

Il Rotocalco

pseudorivista letteraria digitale, un contenitore di storie.

Il nome ha tutta una sua storia per noi dietro le quinte, che parte da Italo Calvino e arriva nientemeno che a Diego Fusaro, individuo di cui eviterò di dire cosa penso ma che comunque ha contribuito a deturpare questo termine abbastanza da permetterci di usarlo oggi in questo contesto, per cui lo ringrazio.

Come funziona?

Per oggi vi faccio solo vane promesse, sta a voi far sì che avvenga.

Mondo Sequenziale o i suoi redattori non scriveranno le storie contenute ne Il Rotocalco, se non raramente e in misura eccezionale. Voi lettori della pseudorivista sarete anche i suoi autori.
MrPrep e Zeno (per ora dovrebbe bastare) raccoglieranno le vostre proposte, le selezioneranno, le correggeranno se necessario, le altereranno il minimo indispensabile e le organizzeranno in una raccolta digitale che verrà spedita a chiunque vorrà tramite posta elettronica.

Qui potete registrarvi [L’iniziativa è sospesa, il link non è più funzionante] per ottenere la vostra copia, in pdf, della pseudorivista non appena e ogni volta che un nuovo numero sarà pronto. L’indirizzo email cui inviare i vostri contributi lo trovate invece qui alla scheda Contatti di Mondo Sequenziale (cercheremo sempre almeno di rispondervi).

Approfitto per precisare che Mondo Sequenziale non è un editore, e che inoltre non rivendica alcun diritto sulle vostre produzioni se non il permesso di inserirle nella raccolta Il Rotocalco (diffusa con i mezzi appena specificati) e, in caso, pubblicarle (interamente o specifici passi) sul sito mondosequenziale.net o sulle pagine social associate (Facebook, Instagram, Twitter, eccetera, non tutto insieme presumibilmente). A voi il resto.

Lo spirito dell’iniziativa vuole rievocare l’uso e la diffusione delle riviste letterarie di inizio secolo scorso, nella speranza di veder sorgere tra le nostre pagine un giorno almeno un Poe o un Lovecraft del XXI secolo.
Se non altro avremo modo di divertirci tutti e leggere dei bei racconti, poesie, strisce, fumetti, perché no romanzi (a puntate, per favore), o qualunque cosa vogliate.


MrPrep

Aspirante studente e pigro dalla nascita, appassionato di storie in ogni forma e di sentenze sensazionalistiche poco argomentate. Per altri dettagli vi rimando all'autobiografia che non scriverò mai dal titolo provvisorio di 'Indecisi' - 'Mainstream' era già preso.